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Il profilo dell’Infermiere/a

Infermiere

Il decreto 739/94 sulla determinazione del profilo professionale dell’infermiere/a rappresenta una pietra miliare nel processo di professionalizzazione dell’attività infermieristica. Esso riconosce l’infermiere/a responsabile dell’assistenza generale infermieristica, precisa la natura dei suoi interventi, gli ambiti operativi, la metodologia del lavoro, le interrelazioni con gli altri operatori, gli ambiti professionali di approfondimento culturale e operativo, le cinque aree della formazione specialistica (sanità pubblica, area pediatrica, salute mentale/psichiatria, geriatria, area critica).

Il profilo disegnato dal decreto è quello di un/a professionista intellettuale, competente, autonomo/a e responsabile.

Analoga definizione dei campi di attività e delle competenze viene stabilita anche per l’infermiere/a pediatrico/a (Dm 70/97) e per altri venti profili professionali, tra cui figurano quello dell’assistente sanitario/a (Dm 69/97), dell’ostetrica, del/lla terapista della riabilitazione, del/lla tecnico/a di laboratorio ecc.

La professione sanitaria di infermiere/a ha una propria specificità e identità culturale ,il cui campo d’azione è sintetizzabile nel “prendersi cura della persona e della collettività”. Questo concetto esprime l’ambito di competenza dell’infermiere/a:

  • Promozione di stili di vita sani
  • Prevenzione delle malattie
  • Assistenza ai malati
  • Riabilitazione

L’assistenza infermieristica è di natura tecnica, relazionale, educativa; essa è fondata su competenze cognitive, comunicative e gestuali, acquisite nel Corso Universitario di Laurea in Infermieristica, e sviluppate con la formazione post-base e permanente, con l’esperienza, con la ricerca.

L’infermiere/a in possesso della Laurea in Infermieristica e dell’iscrizione all’Albo, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica, partecipa alla formazione professionale e del personale di supporto, educa all’auto-cura, coinvolge la famiglia e le persone di riferimento dell’assistito.  

In modo più specifico, l’infermiere/a:

  • Partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
  • Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività, formula i relativi obiettivi, pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico operando in completa autonomia decisionale;
  • Garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-sanitarie;
  • Agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;
  • Per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto;
  • Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche e private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.

L’infermiere/a svolge la propria attività a favore di varie tipologie di persone: dal neonato, all’adulto, all’anziano. Ciò avviene non solo quando queste sono malate ed a volte in forte pericolo di vita, ma anche quando sono sane, per aiutarle a preservare la salute.

Relazionarsi con queste diverse tipologie di persone richiede all’infermiere/a un impegno emotivo a volte molto forte, ma è proprio dalla relazione che l’infermiere/a trae la maggior parte delle proprie gratificazioni: “sentirsi utile” è una sensazione costante per l’infermiere/a, durante tutta la sua attività.